Pizza romana a Milano, dove gustarla

Per diverse ragioni la pizza romana è stata da sempre considerata inferiore a quella napoletana. Per di più, di recente l’Unesco ha riconosciuto l’arte dei pizzaioli napoletani come patrimonio immateriale dell’umanità, lasciando indietro Roma e le sue tradizioni. Se è vero che la pizza è da sempre un piatto povero che non richiedeva molte attenzioni, oggi giorno la rivoluzione gourmet ha travolto anche la pizza romana e l’ha resa davvero interessante e appetitosa.

Così il magazine on line Agrodolce ha dato vita a una giornata interamente dedicata alla pizza romana: il Pizza Romana Day. La pizza romana ha almeno quattro declinazioni che la rendono unica nel suo genere: la pizza a taglio, quella alla pala, la pinsa e la pizza tonda. Per ciascuna di queste tipologie c’è un trattamento diverso degli strumenti di cottura (teglie e forni) e una ricetta diversa, sia in termini di impasto che di scelta di ingredienti per il topping.

Se ci pensiamo, infatti, la pizza in teglia che è la protagonista delle pizzerie a taglio che spopolano a Roma, deve passare più tempo in vetrina, rispetto a una pizza tonda che viene mangiata al momento appena sfornata. Pertanto la preparazione sarà molto diversa, così la dose di lievito e tutto il resto. Proprio per la presenza di questi diversi tipi di pizza, la vera caratteristica della pizza romana è quella di poterla mangiare davvero in ogni momento della giornata.

Anche tu ami la pizza romana ma abiti nel milanese? Nessun problema! Basta scegliere il posto giusto dove gustarla al meglio. Come la pizzeria Milano Pizzottella, il nuovo brand del gruppo Ranucci e il primo progetto focalizzato sull’offerta della pizza romana in teglia a Milano, nato da un’idea dell’oste romano David Ranucci e del suo storico amico giornalista Fabio Carnevali, con il coinvolgimento di Jacopo Mercuro, quotato pizzaiolo romano.

Il format unisce la vicinanza alle tradizioni, la selezione delle materie prime e la proposta di ricette e abbinamenti della cucina tradizionale – principi cari a David e storicamente valorizzati dall’offerta gastronomica del Gruppo – a un approccio innovativo al prodotto che si rifà, invece, all’esperienza di Jacopo e del processo di produzione e lavorazione scelto. Sullo sfondo, la «romanità»e l’appartenenza della pizza romana in teglia all’universo di valori, storia e tradizioni del territorio di Roma e del Lazio. L’ambiente è molto caldo – caratteristica di tutti i ristoranti del gruppo Ranucci – con mattoni a vista alle pareti e soffitti in travi di legno originale. L’ampio banco di tre metri, rivestito in piastrelle di gres vietrese decorate a mano, può contenere contemporaneamente 14 tipologie di pizza. Il menu è scritto e aggiornato giorno per giorno alla lavagna.

 

 

 

editor